mercoledì 26 aprile – opening h 19.00>22.00

Tripla

Nicolás Lamas (Peru/B)

Three chapters of a meaningless story

azione/installazione, produzione Tripla/Xing/Live Arts Week
(aperto fino al 15 maggio, 24/7)

Three chapters of a meaningless story è il progetto speciale ospitato da Tripla in occasione di Live Arts Week. Nicolás Lamas propone una serie di dialoghi tra materie, incontri fra diversi elementi accomunati dalla analogia tra vetrine commerciali e diorami naturalistici. L’artista presenta uno spazio ibrido, dove serie di oggetti – naturali e industriali – creano un sistema aperto a differenti forme di associazione. Lamas suggerisce in questo modo nuove modalità attraverso cui percepire, interagire e comprendere la natura delle cose, sia durante il processo installativo, che durante l’esposizione. Il team di Tripla interverrà periodicamente sugli oggetti col fine di elaborare nuove forme, funzioni e metodi organizzativi, tenendo conto dei limiti dello spazio d’azione. Questa meaningless story è una stesura di capitoli o atti che prendono spunto da una storia non ancora scritta, priva di un unico significato; un lavoro che sfugge al controllo del suo autore grazie all’intervento di altri artisti.

Nicolás Lamas, artista visivo peruviano, vive e lavora a Ghent, in Belgio. Il suo lavoro interroga l’interazione fra le cose e lo spazio in cui coesistono, determinando diversi tipi di associazione, scambio e potenziale combinatorio al di fuori di regole prestabilite. La sua ricerca può essere intesa come una serie di esercizi speculativi dove tutto fa parte di un processo ciclico di trasmissione di informazione ed energia. La pratica di Lamas è interpretabile come il risultato di un processo di produzione in costante divenire, nel quale intuizione, possibilità, gioco e processi fisici determinano la connessione dell’artista con oggetti e immagini appartenenti a contesti specifici. Per ciascun progetto le idee assumono stadi e forme specifici, utilizzando diverse metodologie di ricerca e di produzione. Si genera in questo modo un corpo eterogeneo e mutevole di lavori dai molteplici riferimenti e significati. Un sistema dove le cose creano complessità attraverso altri tipi di logiche e dove tutto fluttua tra ordine e caos. Fra le ultime esposizioni personali: Todo objeto es un espacio temporal, Fundació Joan Miró (Barcellona), Loss of symmetry, Loods 12 (Wetteren, Belgio), The structure of the wild, Brand New Gallery (Milano), Dysfunctional links, Meessen De Clercq (Bruxelles), Potential remains, DASH (Kortrijk, Belgio), Configuraciones, Lucía de la Puente (Distretto di Barranco, Perù), The value of formlessness, Sabot (Cluj-Napoca, Romania). Ha preso parte anche a numerose mostre collettive, tra cui: Notes on our equilibrium, CAB Art Center (Ixelles, Belgio), Du verb a la comunication, Museé Carré d’Art (Nîmes, Francia), A.N.T.H.R.O.P.O.C.E.N.E, Meessen De Clercq (Bruxelles), Listen to the Stones, think like a mountain, Tatjana Pieters (Gent, Belgio), Presque la même chose, Kunsthalle Mulhouse (Mulhouse, Francia), Principio de incertidumbre, The Goma (Madrid), Fotografía después de la fotografía, Bienal de fotografía de Lima, MAC (Lima), The part in the story where a part become a part of something else, Witte de With (Rotterdam).
lamasnicolas.blogspot.com